Descrizione
Anci Toscana comunica che sono stati segnalati casi autoctoni di West Nile in alcuni Comuni del territorio di competenza della Azienda Usl Sud Est, nei quali sono già state adottate le misure previste dal Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025 (PNA) e Piano regionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi (DGR 582/2022). Il virus West Nile è responsabile di un’infezione che, nella maggior parte dei casi, decorre in modo asintomatico. In meno dell’1% dei casi può determinare sintomi quali febbre, forte cefalea, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi visivi, torpore, convulsioni, fino paralisi e coma. Alcuni esiti neurologici possono essere permanenti.
Nei casi più gravi (circa 1 su 1.000) il virus può causare un’encefalite letale. Il periodo di incubazione dal momento della puntura della zanzara infetta vari fra 2 e 14 giorni e può arrivare fino a 21 giorni nei soggetti immunodepressi. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, più frequentemente del genere Culex, le cui punture rappresentano il principale mezzo di trasmissione all’uomo. Modalità di trasmissione più rare sono documentate tramite trapianti d’organo, trasfusioni di sangue o passaggio madre-feto in gravidanza. La febbre West Nile non si trasmette da persona a persona in quanto l’uomo, come gli equini, è un ospite a fondo cieco, incapace cioè a sua volta di infettare altre zanzare a differenza di altre arbovirosi. Il virus può infettare anche altri mammiferi, in particolare gli equini, ma in alcuni casi anche cani, gatti, conigli e altre specie.
In allegato due locandine con le semplici azioni per contrastare la proliferazione di questi insetti.
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Ultimo aggiornamento: 8 settembre 2025, 13:37